Castellamare di Stabia è la città delle acque: sono ventotto, infatti, le sorgenti di acqua termale che prendono vita qui, note fin dai tempi degli antichi romani, tutte con proprietà differenti e molto buone da bere. È in questa bella cittadina campana che nel 2003 la famiglia Izzo fa nascere Piazzetta Milù, ristorante fine dining di grande valore a livello nazionale partito come pizzeria con cucina tradizionale, in particolare alla griglia. Michele e Lucia (da qui Milu), marito e moglie, danno inizio all’ormai lunga avventura, alla quale nel tempo si sono aggiunti i tre figli, altrettanti talenti per sala, sommellerie e cucina.
Partiamo da quest’ultima che varrà un ampio racconto a parte, nella quale si muove Maicol, chef molto giovane (non ha ancora trent’anni) ma di estremo talento, transitato da Gennaro Esposito a Vico Equense, a Londra dal mondo Ducasse, a Barcellona da Albert Adrià, ancora da Mentone al Mirazur di Mauro Colagreco e infine, prima di tornare a casa, dal Nomadi Copenaghen. Restaurant Manager è il fratello Valerio, un passato di stage con grandi come Enrico Bartolini e Massimo Bottura, uomo di coordinamento e creatore di Shub, cocktail bar e Champagne Room nel centro storico di città di Sorrento. Protagonista del nostro racconto è invece Emanuele, il sommelier partito per caso e da astemio, primo in ordine di età dei tre fratelli.
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Articolo di Marco Colognese per Reporter Gourmet