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I fratelli Izzo di Piazzetta Milù: “La nostra realtà fatta di equilibri, trasformazioni e scoperte”

In occasione della seconda edizione del ciclo di cene L’equilibrio in un piatto in collaborazione con Acqua Panna, i fratelli Izzo di Piazzetta Milù hanno pensato ed elaborato un piatto che parla della loro filosofia di cucina.

Lo stile dei tre, a cavallo tra storia e futuro, come sempre si nota nei piatti e il loro cappuccino di pasta e fave è un magnifico inizio di questa serie di eventi aperta da Piazzetta Milù. La ricetta è opera di Maicol Izzo, il giovane del trio, ma si sa che la loro è una squadra e tutto viene costruito e deciso insieme. Proprio grazie a queste tre menti, che hanno il comune la passione per l’alta cucina, il fine drinking e l’ospitalità, Piazzetta Milù si conferma una certezza per i gourmand che, grazie anche alle due Stelle Michelin, vengono a Castellamare di Stabia (NA) da tutta Italia e non solo. Abbiamo fatto due chiacchiere con Maicol ed Emanuele Izzo, sommelier di Piazzetta Milù, che ci hanno raccontato la loro realtà fatta di equilibri, trasformazioni e scoperte.

Ci racconta il Cappuccino di pasta e fave, vostro piatto dell’equilibrio?
È un piatto che reinventa un classico primaverile dalla tradizionale forma solida. Lo abbiamo trasformato dandogli una consistenza liquida e abbiamo ottenuto un equilibrio unico e molto sottile tra le differenti texture. Lo si assapora in diversi modi e tempi facendo uso di tutti i sensi. Lo serviamo in una tazzina proprio come un cappuccino, ma i sentori sono quelli classici e amplificati di questo primo piatto iconico.

Cappuccino di pasta e fave di Maicol Izzo 

Sala e cucina sono il punto di forza di Piazzetta Milù. Come descrivereste questo equilibrio?
È un equilibrio che si regge su un forte legame familiare. Siamo tre fratelli e ognuno ha il proprio ruolo e le proprie competenze. Il punto di forza è che uniamo tutto questo quando c’è da creare nuovi piatti, nuove idee e nuovi menu.

Come descrivereste il menu di Piazzetta Milù?
Il nostro è un unico menu degustazione che racconta l’evoluzione di un’intera famiglia e ne rivela lo spirito in continua evoluzione. Questo menu è scoperta, avventura, è il frutto di ciò che abbiamo visto e vissuto, di quello che viviamo quotidianamente e dei viaggi che ci hanno segnato. Da questo menu si percepisce quello che ci piace mangiare e come ci piace farlo. Non sveliamo il nome dei piatti e neanche il numero di portate, questa è la nostra idea di libertà. Vogliamo che chiunque arrivi da Piazzetta Milù possa vivere un’esplorazione del nostro stile di cucina, di ciò che siamo e di ciò che amiamo fare. L’ospite si sente avvolto da tecnica, ricerca, sperimentazione e divertimento da vivere nei suggestivi ambienti del ristorante, guidati in ogni passo e ad ogni assaggio da noi. Serviamo 6 diversi menu all’anno, ogni volta completamente nuovi. Ispirandoci alla stagione in corso o ad alcuni speciali periodi dell’anno.

Che tipo di evoluzione sta vivendo Piazzetta Milù?
Ci si orienta sempre più su ristoranti che possano offrire dei momenti unici, che siano fortemente identitari, spesso esclusivi, non omologati. Per ciò che riguarda Piazzetta Milú, cerchiamo di non ripeterci mai, provando ad offrire una sorpresa ogni volta, ideata per ogni singolo avventuriero e curioso appassionato.

Si parla molto di sostenibilità umana. Nel settore dell’alta gastronomia qual è il giusto equilibrio tra vita privata e lavoro?
È un equilibrio fondamentale per tutti noi. Soprattutto per il nostro team-famiglia. Noi siamo abituati a vivere le nostre vite in simbiosi col ristorante, non riusciamo a rinunciarci neanche nei momenti liberi, fa parte di noi! Ma abbiamo sempre avuto a cuore la salute mentale e fisica del nostro staff che ha due giorni liberi a settimana e tre sere libere a settimana. In estate siamo chiusi la domenica, prendiamo vari periodi di ferie, lunghe e brevi. Insomma una serie di condizioni che non sono proprio abituali nella ristorazione, ma che per noi sono fondamentali.

Progetti futuri?
Continuare ad evolverci. È il nostro destino e lo inseguiremo fino alla fine.




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