Per il nuovo appuntamento di Gueridon e dintorni, facciamo due chiacchiere con Emanuele e Valerio Izzo, rispettivamente sommelier e maître di Piazzetta Milù.
Intervista a Emanuele e Valerio Izzo
Cari Emanuele e Valerio, come avete iniziato questa professione e perché?
Emanuele: Tutto è iniziato dando una mano in sala il sabato sera ai miei genitori. Poi, durante la mia prima lezione in un corso ufficiale per Sommelier, da astemio e poco interessato, ho avuto una folgorazione. Ho capito che il vino non era solo una bevanda, un semplice succo, ma un liquido capace di esprimere cultura e conoscenza di un territorio, di un modo di fare, capace di far viaggiare o desiderare di viaggiare. Da lì, la mia vita è cambiata.
Valerio: Io ho iniziato in realtà in cucina! Ho avuto esperienze in vari luoghi, ma poi mi sono reso conto che il mio spirito era un altro. Pur essendo affascinato dal cibo, dalle sue manipolazioni e dalle tecniche, in sala mi sentivo me stesso. Continuando a conoscere prodotti, tecniche ed elaborazioni, potevo però parlare con le persone, vedere i loro volti, essere coinvolto nelle loro sensazioni e conoscere ancora di più me stesso. Da quel momento ho deciso di affiancare mio fratello Emanuele e ho preso in mano le redini della sala del ristorante.
Qual è il vostro bilancio di questi 20 anni di carriera?
È stata un’avventura entusiasmante e lo è tuttora! Abbiamo iniziato come pizzeria, coi nostri genitori, ed ora Piazzetta Milù è tra i più apprezzati indirizzi gastronomici d’Italia e a livello internazionale. Non possiamo che esserne fieri! Ed è ancora tutto in divenire: abbiamo tanti obiettivi e sappiamo che la vita che abbiamo scelto ci darà la possibilità di raggiungerli. Oggi ancora di più con l’avvento di nostro fratello Maicol in cucina, che in pochissimo tempo e da giovanissimo ha raggiunto risultati inimmaginabili.
Cari Emanuele e Valerio, avete degli aneddoti, curiosità, episodi che vi piacerebbe condividere con noi?
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